Archivio fotografico Davide Minghini

Davide Minghini
Davide Minghini
Gente in conversazione di fronte alla vecchia pescheria, 16 gennaio 1962
Il mercato del pesce in Piazza Cavour, 26 maggio 1964
Arco ricavato nel '700 detto Porta Gervasona, Borgo San Giuliano, [ca. 1960-1969]
Tempio Malatestiano, fianco destro [ca. 1958-1963]
Arco d'Augusto con nebbia, 29 gennaio 1983
Rimini, grattacielo, [ca. 1959-1970]

Davide Minghini (1915-1987) fu il testimone di mezzo secolo della storia di Rimini e fotografo per eccellenza della città. Dopo un lungo apprendistato, nel 1947 Minghini apre il proprio studio fotografico in Corso d'Augusto, registrandolo sotto il marchio "Cine-foto D. Minghini". Nel 1957 entra a far parte come fotoreporter dell'edizione riminese del "Resto del Carlino". Seguirono la collaborazione con l'ANSA e con la maggior parte delle testate giornalistiche locali. Il contributo iconografico di Minghini alla pubblicistica riminese spazia dalla stampa all'editoria. Per l'Azienda di soggiorno costruì l'immagine della moderna metropoli turistica. Nel 1967 collaborò per la parte fotografica a "La mia Rimini" di Fellini. Nel 1971, su sollecitazione degli amici del Circolo della stampa, tenne la sua prima mostra personale nel Palazzo del Podestà; seguì nel dicembre 1973 la mostra fotografica "Minghini e l'Amarcord di Fellini" e nel 1983 "Tatacord. Percorsi felliniani nelle immagini di D. Minghini".

Donato al Comune di Rimini nel 1995 per volontà della moglie Tina Brigliadori, inizialmente depositato presso il Museo della Città, l'imponente archivio di Davide Minghini approda in Gambalunga nel maggio 1999. Dopo il riordino si contano 530.544 negativi su pellicola, 4.465 negativi su lastra di vetro, 5.684 diapositive, 23.630 stampe fotografiche originali. Un archivio con mezzo milione di scatti, di cui dal 2012 è in corso la catalogazione e la digitalizzazione. La copertura cronologica, per il materiale datato, va dal 1956 al 1988. Dalla varietà di temi della cronaca si generano molteplici percorsi iconografici: l'economia turistica, l'evoluzione del costume, lo sport, la cultura, la trasformazione del territorio, l'attività dell'Amministrazione comunale (lavori pubblici, restauri, cerimonie e ricorrenze, visite di delegazioni straniere e ricevimenti di autorità). Altri generi che caratterizzano l'archivo Minghini riguardano la fotografia industriale, d'architettura e di paesaggio, di riproduzione di opere d'arte e documenti, e la fotografia ad uso legale; infine, il nucleo delle fotografie private, dai ritratti alle cerimonie familiari.

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-Fotografie di Federico Fellini

-Speciale Isola delle Rose

 

Bibliografia

 

-Dietro l'obiettivo: la Rimini di Davide Minghini tra fotogiornalismo e amore per il territorio. Tesi di laurea presentata da Giulia Belleffi, relatore Luigi Tomassini. Bologna, Università degli studi, 2018.-Davide Minghini. Fotografie dalla Romagna (1958-1963), a cura di Oriana Maroni, Giancarlo Valentini. Rimini, Banca Carim, Biblioteca civica Gambalunga, 2007.-Minghini, Il "Carlino" ed io, Amedeo Montemaggi, in "Ariminum: periodico bimestrale del Rotary Club Rimini", n. 1 (2004).-Davide Minghini fotografo in Rimini. Immagini dall'archivio, a cura di Oriana Maroni con la collaborazione di Nadia Bizzocchi. Bologna, Compositori, 2003.-Davide Minghini fotografo in Rimini. Scatti sentimentali, Oriana Maroni, in "IBC. Informazioni commenti inchieste sui beni culturali", a. 11, n. 3 (lug./set. 2003). Numero speciale dedicato alla Mostra tenuta a Rimini nel 2003.-Davide Minghini: immagini fotografiche e società. Tesi di laurea presentata da Francesca Sancisi, relatore Alfredo De Paz. Bologna, Università degli studi, 1990.-Davide Minghini: personaggi cronache soggetti vari in duecentocinquanta fotografie. Rimini, piazza Cavour, Sala mostre Palazzo del Podestà, 5-15 giugno, a cura di Silvano Cardellini. Rimini, Circolo della stampa, [1971].